II INCONTRO EUROPEO IN SOLIDARIETÀ CON LA RIVOLUZIONE POPOLARE SANDINISTA – ROMA 2014

Locandina_2Encuentro_bordo_800x1073Ora più che mai, come internazionalisti, dobbiamo rafforzare il lavoro si Solidarietà con i popoli dell’America Latina nell’enorme sforzo di sconfiggere il capitalismo e la povertà che continuano a minacciare il subcontinente. Il Nicaragua, così come tutti i paesi dell’ALBA è in prima linea in questo sforzo di portare avanti le conquiste della Rivoluzione Popolare Sandinista. Noi, le associazioni, le strutture e tutti i movimenti sociali che nel corso degli anni abbiamo avuto un ruolo significativo nell’appoggio di questo cammino di liberazione, vogliamo rinnovare e riattivare il nostro impegno.

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El Salvador ricorda l’orribile massacro del Sumpul

1400089011_sumpulPer una buona parte della popolazione Salvadoregna è impossibile dimenticare il “Massacro del Sumpul”, una mattanza di centinaia di persone innocenti commessa il 14 maggio 1980 da membri dell’esercito.

Il Sumpul è uno dei fiumi più belli del Salvador ed oggi è una meta turistica, ma allo stesso tempo è testimone silenzioso di mattanze indiscriminate di civili che si sono verificate negli anni del conflitto.

All’alba del 14 maggio del 1980 nella comunità La Arada e nei suoi dintorni, i soldati del distaccamento militare 1 della Guarda Nazionale e il commando paramilitare Organizzazione Democratica Nazionale, appoggiati da elicotteri, spararono a più non posso contro i suoi abitanti.

I militari stavano realizzando dal giorno prima un’azione contro la guerriglia nella zona operando con violenze ed eccessi nei confronti della popolazione civile.

Si racconta che in questa voragine di morte, le donne che non ebbero il tempo di fuggire, furono torturate prima di ricevere il colpo di grazia, neonati furono lanciati in aria come bersagli di baionette e spari, gli adolescenti legati prima di essere fucilati.

Di fronte a tanta furia, numerose famiglie cercarono di fuggire attraversando il fiume Sumpul per rifugiarsi in Honduras, ma dall’altro lato furono respinti dalle truppe onduregne e i militari Salvadoregni fecero fuoco direttamente su di loro.

Morirono circa 600 persone, molti affogati, soprattutto bambini. Il fiume Sumpul, nel dipartimento di Chalatenango si tinse del sangue dei morti innocenti.

Le truppe salvadoregne non permisero la raccolta dei corpi che rimasero in balia della corrente e degli avvoltoi.

I governi di El Salvador e Honduras, ed anche gli osservatori della Organizzazione degli Stati Americani (OEA) negarono il massacro. Solo la diocesi onduregna di Santa Rosa de Copàm fece la prima denuncia.

Un rapporto della Commissione di Verità presentata nel 1993, segnala che il massacro fu commesso con la complicità di entrambi i paesi, anche le Conferenze Episcopali delle due nazioni confermarono i fatti.

Dopo 34 anni, i sopravvissuti e familiari delle vittime sostengono che ancora non si è potuta stabilire tutta la verità, tantomeno c’è stata giustizia o riparazione.

Ogni 14 maggio nella comunità di Las Aradas, si onora la memoria di centinaia di persone assassinate.sumpul

Nel 2012, la Segreteria di Cultura del Salvador ha dichiarato il luogo come Bene Culturale protetto dalla Legge sul Patrimonio Culturale.

La risoluzione considera il valore storico del luogo per il genocidio commesso, il valore sociale che dà l’essere oggetto di commemorazione annuale, dove sono coinvolte espressioni che evidenziano il ricordo e la memoria collettiva.

 

Fonte originale in spagnolo: Radio La Primerisima

¿Qué está pasando en Venezuela?

¿Como entender mejor las razones de la estrategia golpista que está llevando a cabo la oligarquía Venezolana en contra del proceso bolivariano?

¿De que se trata este famoso “golpe suave”?

Esta es una semilla de autodefensa mediática de la Universidad Popular del Buen Vivir

Honduras: L’ordine del Congresso è stato di reprimere tutte le azioni dell’opposizione.

Marvin Palacios | defensoresenlinea.com

desalojo_cn2Tegucigalpa: Il presidente del Congresso Nazionale Mauricio Oliva ha dato l’ordine di reprimere con brutalità il partito di opposizione Libertà e Rifondazione (LIBRE) e gli attivisti e i dirigenti che stavano manifestando pacificamente sotto il Congresso Nazionale.

L’ordine del giorno è stato: repressione e violenza, hanno dichiarato i deputati di LIBRE. Le azioni violente di cui sono stati protagonisti agenti dello Stato hanno costretto diversi deputati a ricorrere alle cure mediche oltre a decine di manifestanti colpiti duramente dalla brutalità con coi hanno operato i reparti antisommossa, poliziotti e militari.

Intorno alle 4 del pomeriggio di martedì 13 maggio, un grosso contingente della polizia militare, polizia del Commando di Operazioni Speciali (COBRA) e militari è entrato nell’aula del Congresso Nazionale, occupando posizioni strategiche all’interno della sala, circondando i deputati e le deputate del partito LIBRE e iniziando ad utilizzare manganelli, lacrimogeni e scudi per aggredire, spingere e colpire i rappresentanti del popolo.desalojo_cn1

Non c’è stato nessun tipo di riguardo per nessuno, compresa la deputata Claudia Garmendia del dipartimento di El Paraiso che ha subito l’assalto dei militari che l’hanno travolta e fatta cadere a terra e che è stata salvata dai suoi compagni di partito.

BnkUEKlIQAA6cdB.jpg_largeL’ex presidente Manuel Zelaya dopo essere stato espulso a spintoni e colpi dal secondo livello del Congresso dove presiede il gruppo parlamentare dei 36 deputati del partito LIBRE, ha dichiarato: “sono bestie, quelli che stanno governando in Honduras”

Per poi aggiungere con tristezza che: “sono bastati 100 giorni affinché iniziassero a mostrare i denti, il presidente Juan Orlando Hernández, non sarà rieletto come governante perché la sua dittatura sarà rifiutata dal popolo onduregno”.

Per le strade del centro storico si respirava fumo e gas al peperoncino in quantità industriale, e mentre la gente si proteggeva la bocca con panni di stoffa, altri erano perseguiti e colpiti dagli agenti in uniforme.BnjzWVTIAAADCGB.jpg_large

Il Parco Centrale di Tegucigalpa è stato nuovamente teatro di una guerra campale tra manifestanti e polizia ma con una grossa sproporzione di forze.

Molti manifestanti sono rimasti feriti seriamente a causa dei colpi ricevuti dalla polizia militare e dalle forze dell’ordine.

La deputata Claudia Garmendia è stata ricoverata in ospedale per i colpi e i gas ricevuti all’interno del Congresso, così come le deputate Elvia Argentina Erazo (del dipartimento di Copán) y Audelia Rodríguez (del dipartimento di Atlántida).

Anche i deputati Hari Dixon, Rafael Alegria e Wilfredo Paz sono stati colpiti. La Croce Rossa ha trasferito all’Ospedale Scuola (il principale ospedale pubblico della città) varie persone ferite e svenute.

Il partito LIBRE aveva convocato nei giorni scorsi una manifestazione pacifica sotto il Parlamento per chiedere che sui rappresentanti vengano inclusi nel Tribunale Supremo Elettorale, visto che il partito rappresenta la seconda forza politica del paese con 36 deputati. La risposta del presidente del Congresso, Mauricio Oliva è stata che se Libre vuole avere suoi rappresentanti al TSE deve ottenere 86 deputati (la maggioranza assoluta).

L’altra risposta di Mauricio Oliva si è concretizzata questo pomeriggio con l’ordine di reprimere brutalmente gli oppositori politici, gli attivisti e i dirigenti di LIBRE.

La situazione è preoccupante per gli organismi di difesa dei diritti umani, considerando anche che domani (14 maggio) ci saranno a protestare sotto il Congresso, le organizzazioni ambientaliste che chiedano la fine delle concessioni estrattive delle risorse minerarie del paese.

 

Video “Policía militar reprime a Diputados de Libre”:

 

Fonte Originale in Spagnolo: La orden desde el Congreso Nacional fue reprimir toda acción de la oposición

 

 

Presentación de la Asociacion de Amistad, Solidaridad y Intercambios Culturales con Nicaragua (AIN)

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Origen de la Asociación

La Asociación de Amistad, Solidaridad y intercambios culturales con el Nicaragua (AIN) nace al principio del 1980 bajo el impulso de Bernardino Formiconi, un cura italiano que vivía en Nicaragua y que después de la Revolución Sandinista regresa a Italia con una carta de presentación del C.te Tomas Borge para buscar apoyo entre las realidades solidarias del país.

En Italia después del 19 de julio 1979 ya estaban naciendo varios grupos de solidaridad con la revolución.

La conformación de estos grupos es muy variadas había comunidad cristianas de base, movimientos sociales, sindicatos y miembros de los partidos de izquierda.

Ya el 3 de octubre del 1979 la Central Sindical de lo trabajadores del Puerto de la ciudad Genova logró de enviar una nave con 18 toneladas de arroz en apoyo a la Revolución Sandinista.

Esta pluralidad y diversidad siempre ha sido una de las características principales de nuestra Asociación.

Cada grupo trabaja de forma autónoma, construyendo su propria relaciones y decidiendo en que apoyar.

Todo estos grupo, también conservando su indipendencia conformaron la Asociación nombrando un coordinamiento nacional que tiene el papel de regular el trabajo, dirigir las campañas informativas mas importante y organizar las brigadas de solidaridad.

Actividades en la década de los ’80

En esta época la Asociación colaboró con el Departamento de Relaciones Internacionales (DRI) del FSLN y con el Consejo Nicaragüense de Amistad, Solidaridad y Paz (CNASP)

Normalmente el CNASP escoja la zona y el tipo de intervención, y la Asociación proveía a recaudar fondos, materiales y voluntarios.

Las actividades promovidas en ese entonces fueron:

  • Envío de apoyo material por medio de las “naves de la solidaridad”

  • Hermanamiento entres alcaldías, escuelas, hospitales, cooperativas, empresas privadas y comunidades nicaragüenses y italianas

  • Recaudación de fondos por la realización de proyectos comunitarios (ex. Proporcionar un laboratorio de análisis medica en Leon)

  • Campos de Trabajo por la realización de proyectos (centros de salud, escuelas …)

Desde el 1984 empiezan oficialmente los campos de trabajo a nivel nacional.

Había tres categorías de Campos:

  • Cosecha de Café en las UPE (Unidad de Producción Estatal)

  • Construcción (Escuelas, Letrinas Casas Comunales)

  • Suporte Técnico (bajo especifica recuesta del Gobierno Nicaragüense)

Ademas se organizaban viajes de conocimiento políticos y sociales.

En Italia se organizaron un sin numero de seminarios, encuentros publicaciones sobre Nicaragua y la situación política internacional.

En el 1985 se organizó también un coordinamiento europeo de los comité de solidaridad con el Nicaragua

Desde el 1990

Entre el 1989 y el 1990 se dieron grandes cambios en Europa y en Nicaragua.

En Europa la caída del muro de Berlin y en seguida del Imperio Soviético, empieza también la primera Guerra del Golfo. En Nicaragua el Frente Sandinista pierde de forma inesperada las elecciones. Estos diferentes echos cambian muchas cosas en la solidaridad internacional.

La Asociación por primera vez después de 10 anos tiene que operar en Nicaragua sin el apoyo de un gobierno amigo y a tomar en cuenta un malestar que empieza a desarrollarse también en sus filas.

Se decide de responder a la llamada de ayudar el Frente a Gobernar desde abajo.

En este sentido es muy significativa esta carta enviada por el C.te Daniel Ortega a la Asamblea Nacional de la Asociación en 1993

Saludo de Daniel Ortega
Estimados Compañeros:
La solidaridad con el pueblo de Nicaragua hoy como ayer sigue siendo parte integral
de su lucha por una sociedad justa y democrática.
Hoy mas que ayer, adquiere mayor trascendencia la solidaridad para con el pueblo de
Nicaragua en su lucha por defender las trasformaciones económica, política y sociales.
Desde que se produzco el cambio de gobierno, el movimiento de solidaridad ha
continuado apoyando las diversas manifestaciones de la sociedad civil en el poder
popular y las organizaciones y movimientos de masas y sociales, lo que le da la
oportunidad al pueblo de fortalecer su trabajo en la base y generar alternativas nuevas
para la organización en la defensa de la revolución, en contra las políticas económicas
neoliberales y en contra del injerencismo norteamericano en nuestro asuntos internos.
Estamos seguros que esta asamblea fraterna va a contribuir a reorganizar y fortalecer
la solidaridad del pueblo de Italia con el pueblo de Nicaragua.
El Frente Sandinista de Liberación Nacional, agradece el apoyo que hasta ahora han
demostrado y tengan la seguridad de que nosotros continuaremos defendiendo estas
trincheras de la revolución en America latina con nuestra consigna de alcanzar y defender
una patria libre o morir en la batalla.

Fraterno, Daniel Ortega Saavedra

L’AIN decide de colaborar con realidades nacidas en el Sandinismo que después del 1990 se transforman en ONG, realidades de base y sindicatos.

Entre ellos:

  • Las ONG: Popol Na, Fet Salud, ATC, AEPFCA, y colectivos de Mujeres (ex Matagalpa)

  • Las alcaldías sandinistas: Leon, Mateare, Matagalpa, San Francisco Libre, Malpasillo, Posoltega, Managua y Niquinomo

  • Organizan de cursos de formación sindical por el Sindicato Textiles, Cuero y Zapatos de la CST José Benito Ecobar

  • Campaña da apoyo por los gastos médicos y legales a los trabajadores de las bananeras que se enfermaron a causa de la fumigación con el Nemagon en colaboración con el sindicato Funppanfban

  • Proyecto productivo alimentar en colaboración con el Cipres

  • Educación preescolar y talleres de formación profesional en colaboración con “Dos Generaciones” en Acahualinca – Managua.

  • Apoyo a la Asociación ANAIRC (cañeros) en defensa de los trabajadores afectados por insuficiencia renal crónica (IRC)

  • Después del 1998 se organizó una campaña para recaudar fondos por la emergencia del huracán Mitch.

En toda la década de los años ’90 se mantuvo un promedio de 4 campo de trabajo por año.
Por medio de los Campos de Trabajo miles de italianos tuvieron la oportunidad de conocer la realidad de Nicaragua activándose al volver a Italia en el promover la solidaridad de base sobre todo en los círculos de la AIN presentes en todo el territorio nacional.

Información

La Asociación desde su formación siempre ha promovido seminarios encuentros y publicaciones.
Entre las publicaciones en Italia cabe señalar

  • Nicarahuac (desde el 1 de diciembre 1985): Hoja informativa de la AIN – todavía sigue su publicación.

  • Quetzal por la liberación de America Latina: Periódico de información y análisis

  • Amanecer periódico de información sobre America Latina

  • Barricada Internacional edición italiana

Desde el 2004 es activo el sitio www.itanica.org que, con regularidad publica informaciones en italiano sobre Nicaragua y America Latina.
En los últimos años somos presentes también en las principales redes sociales: Facebook, Twitter, Facepopular.

El sentido de la Asociación:

Aquí dos contribuciones que dan el sentido de la Asociación

  1. En el coordinamiento de la AIN hay muchas discusiones ya que hay diferentes escuelas de pensamiento pero no somos nosotros que decidimos lo que necesitan lo nicaragüenses tiene que ser ellos que indican las prioridades”

  2. Queremos ser una Asociación de hombres y mujeres, pluralista y autónoma, basada en el trabajo voluntario pero abierta a la contribución de instituciones y organizaciones de masa que sostiene políticamente y materialmente el pueblo de Nicaragua.
    Queremos desarrollar nuestro compromiso en diferentes sectores, materiales, de conocimiento y información reciproca, para construir una nueva forma de ser internacionalistas y contribuir aquí en Italia, en la definición de un nuevo orden económico internacional que sobrepase el conflicto norte-sur.
    Nuestra estrategia de solidaridad tiene que enfocarse en el dialogo siempre mas estrecho con los nicaragüenses, dar a entender a ellos quienes somos y sobretodo intentar de comprender nosotros su practica política y social, su concepto de pueblo y de vanguardia, de cultura y de creatividad.
    Solamente en esta forma se puede evitar actitudes que, también si de forma involuntaria, se pueden caracterizar como neocolonialistas.
    Esto es lo que necesita el Nicaragua y todos los países que quiere salir de la pobreza y de la dependencia. Esta es el aporte que podemos ofrecer desde Italia de manera que nuestro país y en general Europa puedan jugar un papel autónomo y constructivo por la autodeterminación de los pueblos en contra de la lógica de explotación neocolonial.
    En este sentido no somos ni queremos ser el “súper partido” de el internacionalismo. Queremos ser un instrumento de estimulo, de conciencia critica, de reflexión por quien en este proyecto de la Asociación se reconoce a través de un trabajo concreto de solidaridad, fortalece su propria conciencia que se manifiesta también en el sector social en general (partidos, sindicatos, participación de base, instituciones)”

 

Que queremos hacer al día de hoy

  • Fortalecer la información sobre Nicaragua y America Latina en Italia, a través de las redes sociales, sitios web y la traducción de artículos para buscar de contrarrestar la campaña constante de desinformación que hay en los medios europeos y italiano también en lo que se declaran izquierdistas

  • Fortalecer conexiones con realidades nicaragüenses y buscar nuevas colaboraciones

  • Fortalecer las relaciones políticas con el Frente y sus organizaciones para estimular un debate y un dialogo político

  • Ser una referencia para las personas interesadas a conocer este país con una mirada política y social a través de la promoción de encuentros con realidades nicaragüenses.

  • Reactivar el instrumento de los Campos de Conciencia y Trabajo como forma de conocimiento y de solidaridad con el Nicaragua.

 

Que quiere decir, hoy en día, la practica y la teoría del internacionalismo anti-imperialista para nosotros?

Somos conscientes de que el imperialismo no es solamente la política militar agresiva de un país en contra de otro, sino que mas profundamente es imperialismo el actual sistema económico mundial en su conjunto, que se rige sobre la explotación del hombre sobre el hombre y sobre la explotación de los recursos de unos países en función de la opulencia de otros. Un sistema que se basa también sobre una información corrupta que impide la concientización de los pueblos y genera mentiras en función de la continuidad del capitalismo mundial.

Eso significa que la militancia internacionalista, hoy en Nicaragua, es participar en el actual proceso de construcción de una sociedad mas justa, socialista y sin pobreza, apoyando la lucha contra un enemigo que tiene diferente caras: de la injusticia social, de la miseria, de la analfabetización y de la explotación. Es apoyar el fortalecimiento de un estado independiente, socialista, solidario, en función de la construcción de un mundo pluripolar, donde no existan mas imperios que administren los recursos mundiales, sino donde cada región pueda administrar sus riquezas en función del buen vivir de los pueblos.

Al mismo tiempo, uno de nuestros empeños cruciales es la lucha contra una información, creada por los medios funcionales al poder económico, que lleva en Italia y en el Mundo noticias falsas sobre la construcción de una área anticapitalista aquí en America Latina y el Caribe.
Consideramos la lucha contra la mentira imperialista de crucial importancia en una fase tan delicada del proceso socialista (solo hace falta mirar lo que pasa hoy en Venezuela y como el tentativo de golpe es pintado, por los medios corruptos, como una insurrección popular.).

A Italia, junto con una información dirigida a la verdadera concientización del pueblo, llevamos los valores y las practicas de la izquierda nicaragüense, que han marcado las ultimas décadas de lucha contra el neoliberalismo y sus medidas económica criminales.
La rapacidad del capital y su naturaleza agresiva hoy en día están destruyendo la soberanía nacional de nuestro país, y es en esta fase difícil para la izquierda italiana que sentimos todavía mas fuerte la sensación de formar parte de un mismo frente y, por eso, la necesidad de construir puentes y enlaces entre las diferentes experiencias.

Nos llamamos Asociación Italia Nicaragua porque es en estos países que , por nuestra historia, dirigimos nuestras luchas desde dentro (Italia) y desde afuera (Nicaragua) del bloque imperialista.

Hoy internacionalismo significa también luchar en contra de una idea de cooperación conservadora, que se basa sobre el concepto de caridad y se practica de arriba hacia abajo. Una cooperación que, ademas de ser un business, humilla quien la recibe y jamas altera ni un poquito las relaciones mundiales de poder. Al contrario, la nuestra idea de cooperación esta animada por la solidaridad, que no es un acto de caridad, sino un acto de unión entre pueblos que luchan contra el mismo enemigo. Una unión entre pueblos que van en la misma dirección, hacia el mismo objetivo: justicia social y paz.

La Asociación Italia-Nicaragua ya hace mucho tiempo decidió de practicar la solidaridad internacional sin convertirse en una ONG, porque quiere dirigir sus actividades y su lucha hacia el fortalecimiento de la soberanía nacional de Nicaragua, hacia el fortalecimiento de las instituciones publicas cuando son representantes de la voluntad popular.

La sensibilidad que anima nuestra acción es la misma sensibilidad revolucionaria que hoy en día mueve la cooperación entre los países de la Alianza Bolivariana para los Pueblos de Nuestra America (ALBA).
Países que no solo cooperan y se han unido para luchar contra el modelo neoliberalista, sino porque les acomuna la misma idea de un nuevo mundo pluripolar: sin imperio, ni oligarquías mundiales. Una cooperación que creas estructuras “gran nacionales” para que se puedan definir lineas comunes, compartidas pero que no limiten la posibilidad de cada país de construir su propia y especifica vía nacional al socialismo.

Por esas y muchas razones mas, hoy estamos aquí con la Juventud Sandinista para expresar nuestro apoyo en la marcha hacia la justicia, la paz, la igualdad, el socialismo, la soberanía y hacia los otros rayos que, todos juntos, forman el sol de la libertad.

Contactos de la Asociación Italia Nicaragua: