Il progetto prevede l’organizzazione di un corso di tessitura a telaio rivolto a un gruppo di donne del collettivo della cooperativa Sonzapote che possano poi trasferire le competenze acquisite ad altre componenti della comunità o delle comunità limitrofe. A Sonzapote sono attualmente attivi laboratori di produzione di collane e di serigrafia, con l’introduzione della tessitura si avrà la possibilità di realizzare ulteriori manufatti artigianali da destinare alla vendita. Il corso di formazione iniziale sarà tenuto da Maria, esperta tessitrice, che si recherà a Sonzapote nel mese di febbraio 2010 e si fermerà sull’isola per circa un mese.
L’Associazione Italia-Nicaragua, Circolo Leonel Rugama di Roma, sostiene il progetto con il contributo dell’Associazione La Ceiba che si occuperà dell’organizzazione logistica sul luogo.
Obiettivi specifici
- Potenziamento delle competenze professionali del gruppo di donne del collettivo
- Arricchimento del lavoro artigianale già attivo nella comunità
Obiettivi a lungo termine·
- Commercializzazione verso mercati esteri dei prodotti artigianali nell’ambito del progetto di turismo rurale già avviato dalla comunità e/o attraverso il canale del commercio equo e solidale.
- Consolidamento della consapevolezza del contributo del collettivo di donne nello sviluppo dell’economia locale·
- Miglioramento delle capacità organizzative del collettivo con un conseguente aumento dell’autostima.
a Sonzapote, sull’Isola Zapatera – Nicaragua – dove vive una comunità di famiglie organizzata come cooperativa.
Storia della cooperativa di Sonzapote
Quella di “Sonzapote” è una delle tante cooperative nate in Nicaragua negli anni ’80 durante la rivoluzione sandinista, quando migliaia di famiglie di “campesinos” riuscirono a conquistare terra da coltivare e condizioni di vita migliori dopo aver vinto la Guardia Nacional del dittatore Somoza, resistendo ai successivi attacchi della “Contras” sostenuta dal governo statunitense.
Purtroppo con l’avvento della politica neoliberista degli anni ’90 e la fine dell’esperienza sandinista, moltissime cooperative, in particolare quelle situate al Nord del Nicaragua, rimasero isolate subendo la vendetta della “ReContras”, in quelle zone ancora molto forti e ben armati. Migliaia di campesinos decisero quindi di fuggire alla ricerca di nuove terre dove poter ricominciare a vivere in pace.Una parte di queste famiglie si insediò nell’isola Zapatera circa 9 anni fa.
Nonostante la comunità fosse sensibilmente provata e decimata dall’esilio forzato, riuscì a tenere in vita la cooperativa e ad allargarla ad altre famiglie, native dell’isola.Nasce così “Sonzapote” dal nome del luogo dell’isola Zapatera che è stato occupato.
L’economia di questa gente è basata su agricoltura, allevamento e pesca, sufficienti ad assicurare loro un sostentamento dignitoso. La comunità è organizzata in cooperativa, e le decisioni sono prese in maniera assembleare. Dal collettivo delle donne di “Sonzapote” è nata qualche anno fa l’idea di promuovere il turismo rurale come alternativa di sviluppo e salvaguardia dell’ambiente gestita direttamente dai campesinos. L’intenzione è di poter ospitare, in modo semplice ed economico, turisti di passaggio che vogliano approfondire la conoscenza sia delle bellezze naturali del posto (la Isla Zapatera è infatti una riserva naturale) sia della vita dei campesinos.