¿Qué está pasando en Venezuela?

¿Como entender mejor las razones de la estrategia golpista que está llevando a cabo la oligarquía Venezolana en contra del proceso bolivariano?

¿De que se trata este famoso “golpe suave”?

Esta es una semilla de autodefensa mediática de la Universidad Popular del Buen Vivir

Honduras: L’ordine del Congresso è stato di reprimere tutte le azioni dell’opposizione.

Marvin Palacios | defensoresenlinea.com

desalojo_cn2Tegucigalpa: Il presidente del Congresso Nazionale Mauricio Oliva ha dato l’ordine di reprimere con brutalità il partito di opposizione Libertà e Rifondazione (LIBRE) e gli attivisti e i dirigenti che stavano manifestando pacificamente sotto il Congresso Nazionale.

L’ordine del giorno è stato: repressione e violenza, hanno dichiarato i deputati di LIBRE. Le azioni violente di cui sono stati protagonisti agenti dello Stato hanno costretto diversi deputati a ricorrere alle cure mediche oltre a decine di manifestanti colpiti duramente dalla brutalità con coi hanno operato i reparti antisommossa, poliziotti e militari.

Intorno alle 4 del pomeriggio di martedì 13 maggio, un grosso contingente della polizia militare, polizia del Commando di Operazioni Speciali (COBRA) e militari è entrato nell’aula del Congresso Nazionale, occupando posizioni strategiche all’interno della sala, circondando i deputati e le deputate del partito LIBRE e iniziando ad utilizzare manganelli, lacrimogeni e scudi per aggredire, spingere e colpire i rappresentanti del popolo.desalojo_cn1

Non c’è stato nessun tipo di riguardo per nessuno, compresa la deputata Claudia Garmendia del dipartimento di El Paraiso che ha subito l’assalto dei militari che l’hanno travolta e fatta cadere a terra e che è stata salvata dai suoi compagni di partito.

BnkUEKlIQAA6cdB.jpg_largeL’ex presidente Manuel Zelaya dopo essere stato espulso a spintoni e colpi dal secondo livello del Congresso dove presiede il gruppo parlamentare dei 36 deputati del partito LIBRE, ha dichiarato: “sono bestie, quelli che stanno governando in Honduras”

Per poi aggiungere con tristezza che: “sono bastati 100 giorni affinché iniziassero a mostrare i denti, il presidente Juan Orlando Hernández, non sarà rieletto come governante perché la sua dittatura sarà rifiutata dal popolo onduregno”.

Per le strade del centro storico si respirava fumo e gas al peperoncino in quantità industriale, e mentre la gente si proteggeva la bocca con panni di stoffa, altri erano perseguiti e colpiti dagli agenti in uniforme.BnjzWVTIAAADCGB.jpg_large

Il Parco Centrale di Tegucigalpa è stato nuovamente teatro di una guerra campale tra manifestanti e polizia ma con una grossa sproporzione di forze.

Molti manifestanti sono rimasti feriti seriamente a causa dei colpi ricevuti dalla polizia militare e dalle forze dell’ordine.

La deputata Claudia Garmendia è stata ricoverata in ospedale per i colpi e i gas ricevuti all’interno del Congresso, così come le deputate Elvia Argentina Erazo (del dipartimento di Copán) y Audelia Rodríguez (del dipartimento di Atlántida).

Anche i deputati Hari Dixon, Rafael Alegria e Wilfredo Paz sono stati colpiti. La Croce Rossa ha trasferito all’Ospedale Scuola (il principale ospedale pubblico della città) varie persone ferite e svenute.

Il partito LIBRE aveva convocato nei giorni scorsi una manifestazione pacifica sotto il Parlamento per chiedere che sui rappresentanti vengano inclusi nel Tribunale Supremo Elettorale, visto che il partito rappresenta la seconda forza politica del paese con 36 deputati. La risposta del presidente del Congresso, Mauricio Oliva è stata che se Libre vuole avere suoi rappresentanti al TSE deve ottenere 86 deputati (la maggioranza assoluta).

L’altra risposta di Mauricio Oliva si è concretizzata questo pomeriggio con l’ordine di reprimere brutalmente gli oppositori politici, gli attivisti e i dirigenti di LIBRE.

La situazione è preoccupante per gli organismi di difesa dei diritti umani, considerando anche che domani (14 maggio) ci saranno a protestare sotto il Congresso, le organizzazioni ambientaliste che chiedano la fine delle concessioni estrattive delle risorse minerarie del paese.

 

Video “Policía militar reprime a Diputados de Libre”:

 

Fonte Originale in Spagnolo: La orden desde el Congreso Nacional fue reprimir toda acción de la oposición

 

 

HONDURAS: APPELLO URGENTE

Rio Blanco di nuovo sotto la minaccia di una aggressione armata

Honduras 8 dicembre 2013

L’escalation di repressione contro le comunità in resistenza che si oppongono all’illegale ed illegittima costruzione di una diga nella comunità di Rio Blanco (dipartimento di Intibucá) è arrivata al punto di violentare la vita quotidiana dei suoi abitanti, hanno denunciato diverse organizzazioni all’inizio di novembre.

L’ 1 novembre di quest’anno agenti della polizia onduregna fortemente armati ed incappucciati hanno fatto irruzione nella comunità indigena de La Tejera. Facendo irruzione nelle case cercando il presidente del consiglio indigeno Lenca e minacciando di sparare contro bambini, bambine ed anziani. Questo fatto si somma alla lista di aggressioni con le quali l’Honduras sta perseguitando e criminalizzando le comunità organizzate nel COPINH (Consiglio Civico delle Organizzazioni Popolari e Indigene dell’Honduras).

In questi primi giorni di dicembre le osservatrici e gli osservatori dei Diritti Umani abbiamo constatato l’impatto che hanno questi episodi contro l’integrità fisica emozionale e psicologica in particolare delle bambine e dei bambini di questa comunità che si manifestano in malattie, stress, ansia e paure. Inoltre siamo stati testimoni della continuità della repressione e del controllo di polizia diretto contro le e gli oppositori alla diga.

Di fronte alla possibilità che si ripetano in forma più grave queste ed altre aggressioni nei giorni lunedì 9 e martedì 10 dicembre, giorno internazionale dei Diritti Umani, chiediamo di chiamare ai numeri di telefono riportati qui sotto esigendo la fine delle aggressioni contro la comunità

 

  • Luis Green – segretario dei Popoli Indigeni e Afro-onduregni SEDINAFROH – Tel.: +504-99584364
  • Juan Carlos Bonilla – Direttore della Polizia Nazionale – Tel.: +504-97002801
  • Commissario della Polizia di Intibucá – Tel.: +504-97118034/27831006
  • Martiniano Domínguez Meza – Sindaco di Intibucá – Tel.: +504-783-0660/0069
  • Ana Pineda – Ministro di Giustizia e Diritti Umani – Tel.: +504-99826801/22356119
  • Sig. Ramón Custodio López – Commissario Nazionale dei Diritti Umani – Tel.: +504-22310204/22310882/22357697

Video – Appello: Allerta Rio Blanco, English , Deutsche

Appoggiano l’appello i seguenti collettivi ed organizzazioni:
•    CADEHO – Cadena de Derechos Humanos Honduras – Alemania 
•    ENCA Enviromental Network for Central America. UK. 
•    Associazione Italia-Nicaragua 
•    RED DE DEFENSORAS DDHH Honduras 
•    CICA  – Colectivo Italia-Centro America 
•    HONSURASDELEGATION Honduras-Alemania

 

Honduras: Partito Libre e il Tse ricontano i verbali delle elezioni


Il partito di Xiomara Castro chiede la presenza di almeno 200 tecnici di fiducia

 

Libre presenta richiesta di riconteggio (Foto G. Trucchi | LINyM)
Libre presenta richiesta di riconteggio (Foto G. Trucchi | LINyM)

Tegucigalpa, 5 dicembre (LINyM)-. Nei giorni scorsi, il Partito Libre (Libertà e Rifondazione) ha presentato al Tse (Tribunale Supremo Elettorale) una richiesta formale di riconteggio dei risultati riportati sui verbali dei 16.135 seggi che sono stati aperti durante le elezioni generali del 24 novembre scorso. Secondo Libre, il riconteggio è necessario a causa delle ”molteplici alterazioni e falsificazioni del loro contenuto”.

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Per il momento e fino al termine del riconteggio,Libre non accetterà, ne riconoscerà i risultati divulgati dal Tse, che proclamano il candidato del partito di governo uscente, Juan Orlando Hernandez, come vincitore delle elezioni con il 36,80% dei voti, otto punti di vantaggio su Xiomara Castro.

Nel documento che è stato consegnato al presidente del Tse, David Matamoros, Libre ha esposto una lunga serie di irregolarità, violazioni ed errori. Ha inoltre segnalato che il monitoraggio internazionale eseguito dalla Osa (Organizzazione degli Stati Americani) sull’intero sistema elettorale ha trovato e segnalato “problemi nel disegno dei sistemi e degli algoritmi applicati, e gravi errori qualitativi”, così come “una grave vulnerabilità del sistema” nel suo insieme.

La candidata alla presidenza, Xiomara Castro, ha dichiarato che con le prove che si stanno presentando “risulta più che evidente che questa istituzione non ha rispettato le dovute procedure”. D’altra parte, il magistrato presidente del Tse ha assicurato che verrà dato seguito alla denuncia presentata da Libre. Entrambe le parti si sono impegnate ad accettare e a far conoscere pubblicamente il risultato del riconteggio.

“Confidiamo che ci aprano le porte per verificare i nostri dati. Vogliamo trasparenza e rispetteremo la volontà del popolo, ma chiediamo che si dimostri e si provi chi veramente ha vinto le elezioni”, ha detto Xiomara Castro.

Intanto, la popolazione è scesa in piazza condannando la presunta frode elettorale e il riconteggio di tutti i voti.

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Juan Orlando Hernández, per nulla preoccupato dell’azione intrapresa da Libre, ha invece iniziato i lavori per il “passaggio di consegna” in tutti i ministeri e istituzioni dello Stato e ha intrapreso un viaggio nella regione centroamericana, riunendosi con i presidenti di Costa Rica, Panama e Nicaragua.

– Leggi incontro di JOH con Daniel Ortega

Non si spegne intanto la polemica scaturita dalle dichiarazioni dell’osservatore elettorale dell’Unione Europea, Leo Gabriel, che ha accusato il gruppo dirigente della Missione di osservazione elettorale, Moe-Ue, di non avere inserito nel rapporto preliminare ciò che gli osservatori hanno veramente visto sul terreno, privilegiando obiettivi politici, economici e commerciali.

Traduzione: Sergio Orazi

Fonte originale: LINyM