COSA CI RACCONTA QUESTO 19 OTTOBRE.

sollevazioneAbbiamo già visto, perché è la Storia a insegnarcelo, che gli equilibri politici e conomici che affamano la popolazione non si smantellano se non con il conflitto sociale.
Con la solidarietà.
Con la lotta di classe.

Non credo bisogna aver paura di fare ricorso a espressioni e modalità che apparentemente  sembrano “patrimonio” della memoria.
Il capitalismo non se ne fa scrupolo e irrompe nelle nostre esistenze con la stessa prepotenza dei secoli passati.
Con un’attenta opera di maquillage pervade il nostro presente per distruggere il nostro futuro.
Gli indicatori economici che parlano di una disoccupazione, soprattutto quella giovanile, in continua crescita non sono opera di pericolosi sovversivi.
Sono la fotografia di una società in disfacimento che scambia la precarietà per risorsa; che strangola i diritti per dare fiato al profitto.
Le cosiddette grandi opere stravolgono il territorio e cercano di demolire la volontà popolare.
La sovranità è in svendita totale.
A questo massacro si prestano forze politiche che nella penosa solitudine delle proprie stanze si coalizzano per consolidare gli interessi dei pochi a scapito del bene comune.
Quest’ultimo è previsto sia tutelato e garantito dalla Costituzione, ma le larghe intese hanno maglie strettissime quando si parla di diritti. Sono però forze in forse.
Nonostante l’appoggio incondizionato, a parte le schermaglie telecomandate  di alcune testate “non in linea”, della quasi totalità degli organi d’informazione.

Fino a qualche tempo fa si parlava del “Partito di Repubblica”, organo ufficiale di una classe politica inconsistente e per questo maggiormente nociva; ora ai vari governi tecnici di scopo del presidente e via di questo passo corrisponde una informazione supina e allineata.
Ne abbiamo avuto prova, se mai ce ne fosse stato bisogno, nella cronaca della giornata di ieri.
Preceduta da settimane di battage terroristico in attesa del grande bagno di sangue che ci sarebbe dovuto essere durante la manifestazione.
Lo si attendeva con ansia e trepidazione.
Si sperava che accadesse la replica del 15 ottobre 2011, per avere le nove colonne garantite e succulenti aperture dei telegiornali.
Sono bastati quindici minuti di parapiglia davanti a un ministero per sovvertire il reale andamento di una giornata che ha invece portato fino in fondo i presupposti con i quali è stata costruita.
Le rivendicazioni di un popolo in sofferenza sono più forti delle menzogne, tanto più se sbraitate in diretta tv mentre un fiume umano scorreva determinato e cosciente.
Rabbioso, tra saracinesche abbassate e palazzi blindati.
Ma con tante persone alla finestra ad applaudire al suo passaggio.

Il 19 ottobre ha fatto breccia.

M.A.

Accattone+StornellataRomana

DOMENICA 1 APRILE ORE 18.30

L’ass. Italia-Nicaragua e lo Spazioxygene presentano:

nell’ambito della cinerassegna  ANDARE CAMMINARE LAVORARE
ore 18:30 – Proiezione del film “ACCATTONE”
Aperitivo
STORNELLATA ROMANESCA con
la sora Giulia e la sora Silvia

 1aprile

sottoscrizione 3 euri – Via San Tommaso D’Aquino,11/A (M Cipro-P.le degli Eroi)

 

Autorecupero San Tommaso

16 ANNI D’OCCUPAZIONE E SOGNI

Autorecupero San Tommaso
 
27 Novembre 2011
Festa per i 16 anni di occupazione dell’Autorecupero San Tommaso

dalle 13_PRANZO SOCIALE + ore 15_Incursione teatrale di ULDERICO PESCE +ore 17_InnaCantina Live

+ ore 18:30_”Riflessioni da uno zaino” mostra di Alice Ciangottini e Andrea Terenzi

Aperitivo e Dj set di Massimo Analogic Rome

+ ore 21_Proiezione video “Appuntamento a San Tommaso di Matteo Alemanno

@Autorecupero San Tommaso_Via San Tommaso D’Aquino 11/A (M Cipro_Piazzale Degli Eroi)

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Verso il 15 Ottobre

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Crediamo che il popolo greco non meriti l’oltraggio subito, che non lo abbia meritato il popolo argentino dieci anni fa, che il popolo islandese ci abbia dato una grande lezione.

Un  minimo di giustizia sociale, il senso del pubblico, il valore della persona e dell’ ambiente, la dignità del lavoro non  dovrebbero essere un lusso bensì un iniziale doveroso argine al dio mercato che manovra politicanti -pupazzi.Ci accontentiamo di sognare un figlio ricco e affermato in una società non solidale o vorremmo per lui (e per noi) una società che non escluda?Guardiamoci intorno, riflettiamo, proviamo a passare dall’Io al Noi, alziamo la testa e non deleghiamo in bianco a chi chiacchera del sintomo e nega l’origine della malattia.

Quanto meno per non sentirci un domani inadeguati e dover ammettere ai nostri figli che nel sacco dei diritti noi eravamo spettatori.

15 OTTOBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE

ROMA 
corteo da P.zza della Repubblica a P.zza San Giovanni
ore 14.00

12 OTTOBRE / #occupiamobancaditalia

ore 16 @ Banca d’Italia (Via Nazionale, Roma)

Walter Rossi: la memoria non si cancella!

PRESIDIO NO STOP

IN PIAZZA WALTER ROSSI

PER IMPEDIRE LA

PARTECIPAZIONE DEL SINDACO ALEMANNO
 
Roma, 30 settembre
 
Intendiamo dichiarare pubblicamente che venerdì 30 settembre dalle 7.30 del mattino fino a tarda sera piazza Walter Rossi sarà presidiata con dibattiti, mostre, performance teatrali, racconti, musica ed interventi, al fine di impedire l’ipocrita commemorazione da parte del Sindaco di Roma Alemanno del 34° anniversario della morte di Walter avvenuta il 30 settembre 1977. Nel corso degli incontri-dibattiti del mattino, che prevedono tra gli altri un intervento dell’ANPI, è stata indetta una conferenza stampa alle ore 12.00. Il programma della giornata proseguirà alle ore 17.00 con un concentramento alla lapide in viale delle Medaglie d’Oro da dove partirà il corteo cittadino che raggiungerà la Piazza. Certi dell’appartenenza di Alemanno al MSI (all’epoca dei fatti partito ideatore ed esecutore con le forze di polizia dell’agguato in cui perse la vita il nostro compagno), riteniamo infamante per la sua memoria l’ipocrita partecipazione in qualsiasi veste di chi, a quel tempo e per tutti gli anni seguenti, coprì e fu nei fatti solidale con Cristiano Fioravanti, esecutore materiale dell’omicidio. E’ impensabile credere che tutti coloro che erano presenti, fascisti e poliziotti, tra questi Flavia Perina, già direttore del Secolo d’Italia, arrestata quella sera, possano ritenersi esenti da responsabilità nella partecipazione all’agguato e nella successiva protezione della fuga dell’assassino. Così come non è possibile accettare che chi ricopriva allora incarichi di responsabilità nei settori giovanili del partito fascista del MSI, potesse essere ignaro del preordinato piano preparato nei giorni precedenti al 30 per causare la morte di un avversario politico. Certi delle responsabilità morali e politiche che l’attuale Sindaco ha avuto nel tanto sangue versato nelle strade della capitale per mano dei fascisti negli anni ’70, sconsigliamo Alemanno a presentarsi, anche e soprattutto nella sua attuale veste di Sindaco, alle celebrazioni per Walter.
Le compagne ed i compagni di Walter