Zelaya renuncia a su restitución

En una carta enviada al presidente norteamericano Barack Obama, el presidente constitucional de Honduras, Manuel Zelaya Rosales, decidió renunciar a su restitución a la Presidencia.

A sólas dos semanas dal las elecciones, el presidente Zelaya considera que ya no es tiempo de diálogo, ni de acuerdos y que su restitución serviría al gobierno de facto para legitimar un proceso electoral que considera ilegítimo.

Esa es la carta que el presidente hondureño envió a su omólogo

PRESIDENCIA DE LA REPUBLICA


Del Escritorio de Señor Presidente

Tegucigalpa, 14 de Noviembre de 2009

S. E. BARACK OBAMA PRESIDENTE EEUU Washington D. C.

Estimado Presidente Obama:

Cuando nos reunimos por primera vez el 8 de julio con la Secretaria de Estado Clinton después del Golpe de Estado se dejo claro ante mi y ante el mundo la posición de la administración Obama de condenar el Golpe de Estado, desconocer sus autoridades y exigir el retorno del estado de derecho con la restitución, al cargo de Presidente electo por el pueblo. La posición oficial de su gobierno y sus representantes que patrocinaron y firmaron las resoluciones de la ONU, OEA. En el que el tercer punto exige mi restitución inmediata y segura.
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Mártires de UCA salvadoreña. Exigencia y gracia

Hace veinte años asesinaron a mis hermanos jesuitas de la UCA, a Julia Elba y Celina. Yo estaba en Tailandia, y de regreso a El Salvador tenía que pasar por San Francisco. En el aeropuerto me esperaban, con rostros impávidos, Steve Prevett y Peggy O’Grady.

En las calles de San Francisco, con un parlante en la mano, Paul Locatelli condenaba los asesinatos, y Tessa Rouverol le acompañaba. Me trajeron a la universidad de Santa Clara. La comunidad me acogió como a un hermano y en ella pasé varias semanas.

Al llegar me encontré con ocho cruces plantadas delante de la Iglesia. Y cuando un desalmado las arrancó, Paul Locatelli inmediatamente las volvió a plantar. Nunca lo olvidaré. Por eso, ahora tengo un sentimiento de “volver a casa”.

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Il Telaio di Maria: serata a sottoscrizione

SABATO 5 DICEMBRE 2009

L’Associazione Italia NicaraguaCircolo “Leonel Rugama” Roma  e l’Associazione Culturale Oxygene

telaiSerata di Raccolta fondi per l’acquisto di telai per la comunità di SONZAPOTE.

L’intero incasso è devoluto al progetto.
Sabato 5 Dicembre Ore 20.00
In Via San Tommaso d’Aquino 11/A
(Fermata Metro: Linea “A” – Cipro)

 

PROGRAMMA:
Dalle ore 20.00
Aperitivo/Buffet/Video.
Presentazione del Progetto.
Performance Teatrale:
“La Balera” – “Youssuf il Re di Roma”.

Ingresso serata 10 Euro.

Campagna Cañeros

canerosL’insufficienza renale cronica (IRC) continua a decimare interi settori di popolazione in Nicaragua, ma soprattutto quelli che hanno lavorato e che lavorano ancora nelle piantagioni di canna da zucchero e che vivono nelle vicinanze delle piantagioni stesse.

In base alle cifre fornite dalla Asociación Nicaraguense de Afectados por Insuficiencia Renal Crónica (ANAIRC) circa la situazione delle persone ammalate di IRC, tra il 14 marzo 2005 e il 4 giugno 2009 sono morte piú di 2,300 persone. Un totale di 3.355 dal 2000 al oggi, con una percentuale di circa 46 persone al mese. Questa situazione deve obbligare le autorità competenti del paese ad occuparsi di questa emergenza nazionale, soprattutto nelle zone dove si coltiva la canna da zucchero.

Maggiori informazioni su questa campagna, li trovi sul sito nazionale di Italia Nicaragua – Articoli Correlati

Campo di lavoro-Nicaragua: febbraio 2010

Il campo in Nicaragua è alla sua terza edizione e sarà realizzato in collaborazione con l’associazione Italia-Nicaragua e grazie al supporto dell’Arci Val D’Aosta.

Nei primi giorni i volontari avranno una serie di incontri con realtà politiche, sindacali, associative del Nicaragua, che serviranno a fargli meglio comprendere la realtà del paese e la sua storia.

Dopo la permanenza a Managua, il campo prosegue presso l’Isola Zapatera, dove si condividerà la vita quotidiana delle famiglie della cooperativa Sonzapote, una delle tante cooperative nate in Nicaragua negli anni ’80 durante la rivoluzione sandinista e che da circa dieci anni prosegue la sua attività nell’isola Zapatera (nei pressi di Granada e del vulcano Mombacho). “Sonzapote” è il nome del luogo dell’isola Zapatera che è stato occupato.
Dal collettivo delle donne di “Sonzapote” è nata qualche anno fa l’idea di promuovere il turismo rurale come alternativa di sviluppo e salvaguardia dell’ambiente gestita direttamente dai campesinos.

In particolare i volontari del campo si occuperanno di: ristrutturare e attivare gli spazi per l’accoglienza turistica e la mensa, preparare il “vivero” per il programma di riforestazione, creare e installare la segnaletica per alcuni dei percorsi turistici individuati sull’isola.

Per iscriversi è necessario inviare una mail entro il 15 novembre 2009 a

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